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Quando Mangiare Non è Solo Nutrizione: Affrontare la Fame Emotiva




L'atto del mangiare è guidato da impulsi diversi e da molti tipi di fame, in particolare si parla di nove tipi di fame: fame degli occhi👀, del tatto, delle orecchie👂, del naso👃, della bocca👄, dello stomaco, fame cellulare, fame della mente e fame del cuore💚.

Quando nasciamo, siamo perfettamente sintonizzati con i bisogni del corpo. Da bambini, sappiamo intuitivamente cosa mangiare e quanto mangiare, autoregolandoci naturalmente.

Crescendo però, fattori esterni e interni trasformano la nostra fame naturale in qualcosa di più complicato. Mangiare diventa un mezzo per rispondere alle emozioni, calmare lo stress, socializzare o riempire un vuoto interiore, così il cibo assume il significato di un premio, un castigo, un conforto o di fonte di piacere.

Da grandi, infatti, la mente e le emozioni spesso prendono il sopravvento sulle esigenze del corpo, e perdiamo la capacità di rispondere correttamente ai diversi stimoli. Dovremmo re-imparare a riconoscere questi segnali per rispondere nel modo giusto. Capita spesso di reagire automaticamente a sensazioni o situazioni mangiando, guidati da un 'pilota automatico', senza realmente controllare l'atto del mangiare.

Il desiderio di mangiare in risposta a emozioni piuttosto che a segnali fisiologici di fame, che spesso ci spinge verso cibi ipercalorici e di conforto, e ad abbuffarci perdendo il controllo, è chiamato appunto fame emotiva.

Capire la Fame Emotiva

La prima domanda da farsi è: 
è normale utilizzare il cibo come strumento per rispondere ad esigenze della mente? La risposta è sì. Molti di noi hanno sperimentato il desiderio di cibi ricchi di zuccheri, sale e grassi, ovvero cibi iperpalatabili: questo desiderio si ha perché tali alimenti (non a caso chiamati Comfort Food) rilasciano sostanze psicoattive nel nostro organismo, stimolando il sistema limbico del cervello e provocando piacere e gratificazione. È normale provare piacere dopo aver mangiato un cibo che amiamo.
La seconda domanda è: 
questo processo può diventare dannoso? Anche in questo caso, la risposta è sì. Alcune persone purtroppo finiscono per perdere il controllo e abusare del cibo, il che può portare all’insorgere di disturbi alimentari, sovrappeso, obesità e patologie cardiovascolari e metaboliche.


Come Agire e Ritrovare l'Equilibrio

1. Percorso Psicologico: Intraprendere un percorso con un esperto è fondamentale. Non

è una vergogna andare dallo psicologo; troppo spesso curiamo il corpo ma

dimentichiamo di curare la mente! 

2. Conoscere i Tipi di Fame: È importante distinguere la fame fisiologica dalla fame emotiva. Ecco di seguito alcuni semplici suggerimenti per capirne le diverse caratteristiche. 

Fame Fisiologica:

- Si manifesta con brontolii allo stomaco

- Appetito per qualsiasi tipo di cibo

- Si presenta dopo diverse ore dal pasto precedente

- Può attendere (ma non troppo)

- Si placa con il senso di pienezza

- Dopo aver mangiato, si è sazi e appagati

- Non si provano sensi di colpa

Fame Emotiva:

- Solitamente senza brontolio allo stomaco

- Bisogno improvviso e irrefrenabile di soddisfacimento

- Ricerca di comfort food (cibi ipercalorici, grassi, zuccherati o salati)

- Si presenta anche a stomaco pieno

- Non si placa dopo aver mangiato

- Seguita da sensi di colpa e vergogna

- Senso di impotenza di fronte all'impulso di mangiare


Comprendere la Fame Emotiva: 

La fame emotiva non riguarda il desiderio di cibo, ma l'uso del cibo per consolarsi o affrontare situazioni emotive forti come stress, ansia, noia, disagio, tristezza. Fondamentale quindi è capire quando e perché si manifesta una di queste sensazioni e come tendiamo a rispondere. 

Talvolta può capitare di sentire un bisogno irrefrenabile di cibi sfiziosi perché la dieta è troppo restrittiva e categorica. Non sentendoci mai soddisfatti del cibo che mangiamo, la mente inizia a ribellarsi e a spingerci verso alimenti più gratificanti. Avere una corretta alimentazione e uno stile di vita sano è fondamentale per la salute, ma ricordiamo che, nelle giuste dosi, è necessario anche appagare la mente.

Allenare la Consapevolezza: 

Il primo passo per imparare a regolarci è conoscere noi stessi, i segnali del corpo e della mente. Tecniche come la Mindfulness e la Mindful Eating aiutano a vivere nel qui ed ora, a ritrovare consapevolezza e a rispondere correttamente ai nostri stimoli senza giudicarci. 

 Disattivare il Pilota Automatico: 

Con il tempo possiamo imparare a riconoscere l'impulso della fame emotiva e gestirlo. Scopriremo che ciò che consideravamo fame magari era in realtà noia, tristezza, ansia o stress, e capiremo che la soluzione non risiede nel cibo. Non inseriremo più il pilota automatico interiore che ci porta istintivamente a mangiare perché riusciremo ad accendere l’interruttore della consapevolezza. In alcuni casi comunque, possiamo soddisfare l'esigenza emotiva con un cibo di conforto, ma impareremo a farlo nelle giuste dosi, in modo consapevole, godendo del cibo senza sensi di colpa.

👉Suggerimento: Combattere la noia è un buon punto di partenza. 

La noia spesso ci porta a mangiare, ma fare qualcosa di attivo può gratificarci di più.

Dedichiamoci ad attività come arte, giardinaggio, sport o lettura per migliorare il nostro umore e aprire la dispensa meno spesso.


👉Essere Gentili con Noi Stessi: 

Quando usiamo il cibo per conforto stiamo passando un momento di fragilità. Non dobbiamo punirci, ma essere compassionevoli e gentili, accettando le nostre emozioni. Non fissiamoci su risultati immediati; con pazienza e consapevolezza ritroveremo equilibrio e serenità. 


Pronto a Scoprire di Più?

Se vuoi imparare a gestire meglio la tua alimentazione e ritrovare l'equilibrio, prenota una consulenza. Insieme, possiamo lavorare per una vita più sana e felice! 

Contattaci e inizia il tuo percorso verso una nutrizione consapevole e bilanciata. 

Dott.ssa Silvia Michieletto


info@studiolapalma.it 

silviamichieletto.nutrizionista@gmail.com


Fonti:

- Jan Chozen Bays, Mindful Eating. Per riscoprire una sana e gioiosa relazione con il cibo, 2018.

- Andrea Biasci, Project Nutrition. Per essere padroni dei concetti e non schiavi delle diete, gennaio 2020.

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